STATUTO DEL COMITATO
PROMOTORE
“HIP HOP PROTECTION”
Per la candidatura della cultura Hip Hop nella lista dei patrimoni immateriali dell’UNESCO
Art. 1. – È costituito in Anguillara Sabazia il Comitato promotore denominato “HIP HOP PROTECTION”, un comitato esteso al mondo, partendo dall’Italia, come libera associazione senza scopo di lucro, con durata legata al raggiungimento del suo obiettivo, quale la candidatura della cultura HIP HOP nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’UNESCO (specificatamente nella lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale), e comunque regolata a norma degli artt. 36 e segg. del codice civile, nonché dal presente statuto. Al raggiungimento dell’obiettivo il Comitato “HIP HOP PROTECTION” potrà confluire in un movimento libero, non più inteso come Comitato Promotore restando attivo, tramite i suoi mezzi, per la divulgazione e promozione della cultura Hip Hop per fini istruttivi e culturali.
Art. 2. – SEDE – Il Comitato ha sede in Anguillara Sabazia (RM) CAP 00061 in Via Cavour n. 18C.
Tale sede potrà essere variata con delibera dell’Assemblea dei soci fondatori, anche via web.
Art. 3. – OBIETTIVO – Scopo del Comitato “HIP HOP PROTECTION” è, nel rispetto delle leggi vigenti, quello di perseguire esclusivamente la finalità collettiva di promuovere la candidatura della cultura Hip Hop nella lista dei patrimoni immateriali dell’Unesco (specificatamente nella lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale immateriale) agendo sia in Italia che in tutto il mondo.
3.1 – FACOLTA’ – Il Comitato può promuovere movimenti, comitati e gruppi anche con altra sigla distintiva, miranti a realizzare gli scopi in ambiti volta per volta determinabili.
Può cooperare con tutte le organizzazioni e le istituzioni non necessariamente aventi scopi analoghi e può stipulare convenzioni con soggetti pubblici e privati.
Può organizzare incontri, convegni, dibattiti, stampare, distribuire, porre in vendita libri e pubblicazioni, produrre, acquistare, distribuire, proiettare filmati, registrazioni ed ogni altro tipo di riproduzione visiva o sonora; organizzare od offrire il patrocinio a gare, incontri, tornei sportivi, eventi di vario genere (battle, jam, corsi di formazione e simili) e in generale svolgere ogni attività che possa contribuire al perseguimento degli scopi che si prefigge, mettendo in atto tutte le iniziative idonee ai fini enunciati.
3.2 – Il presente Comitato riconosce che l’Hip Hop ha dimostrato di essere conforme ai requisiti richiesti dall’UNESCO e che tale cultura è potenzialmente candidabile alla lista dei patrimoni immateriali. Considera inoltre urgente il riconoscimento di tale candidatura per permettere all’ Hip Hop di essere guardato, anche al di fuori della comunità, per quello che è: un movimento culturale e sociale.
3.3 – Come si evince dalla Convenzione UNESCO di Parigi per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, emanata nel 2003, il patrimonio immateriale è rappresentato da tutto ciò che identifica una determinata comunità di persone in una determinata area e si esprime tramite espressioni orali, incluso il linguaggio, arti dello spettacolo, pratiche sociali, riti e feste; ma anche conoscenze e pratiche concernenti la natura, l’universo e l’artigianato tradizionale. Essendo il concetto di valore mutabile e soggetto a idee personali, in senso storico artistico e culturale, esso deve essere definito in maniera democratica.
Nel momento in cui una comunità si riconosce in un sistema di valori, espresso materialmente o in altro modo, è doveroso compiere per esso un processo di valorizzazione e tutela, nella misura in cui tale sistema rappresenta la stessa comunità che lo riconosce. (Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale conclusa a Parigi il 17 ottobre 2003, Art. 2 Definizioni, Unesco.org).
3.4 – Infatti la cultura Hip Hop racchiude in sé pratiche sociali (block party, jam, battle) fatte di musica e danza, espresse nel concetto di aggregazione e divertimento. La dedizione con cui i padri fondatori hanno diffuso i suoi principi le hanno permesso di diventare una cultura contemporanea transgenerazionale, che continua ancora oggi a trasformarsi e reinventarsi.
Il suo successo a livello mondiale è un unicum e se il suo coinvolgimento mondiale è stato così forte, è perché evidentemente le sue motivazioni storico-sociali erano plasmabili in qualche modo su quelle di altri contesti nel mondo. Inoltre, la cultura Hip Hop è conforme alla promozione del rispetto per le diversità culturali e per la creatività umana espressa nei requisiti richiesti dall’UNESCO per due motivi. Il primo è che l’Hip Hop conserva la memoria storica del periodo in cui in America era vissuta la segregazione razziale ed il seme della sua nascita fu quello della cosiddetta “pace tra le gang”. Il secondo è che l’associazione “Temple of Hip Hop”, fondata nel 1996 da KRS ONE, presentò all’ONU la “Hip Hop declaration of peace”, in cui si dichiara che tale cultura rispetta ufficialmente i principi dell’ONU.
3.5 – Il Comitato intende unire tutti coloro che credono in tale missione affinché anche le istituzioni culturali riconoscano che questo è un atto necessario e soprattutto meritocratico nei confronti di una cultura che ha segnato la storia contemporanea e non solo, ha influenzato il linguaggio comune, lo sport, la moda, la mentalità, esprimendo i suoi principi e valori tramite i suoi elementi. Il Comitato “HIP HOP PROTECTION” si impegna al coinvolgimento della comunità tutta e non solo. La chiamata è ai padri fondatori, alla comunità nativa del Bronx, alla scena mondiale ed a chiunque sposi la causa di tale Comitato.
Art. 4. – SVILUPPO – Il Comitato “HIP HOP PROTECTION” per il raggiungimento dei suoi fini può altresì promuovere:
⦁ attività di formazione: corsi di aggiornamento, corsi di perfezionamento, istituzione di gruppi di studio e di ricerca;
⦁ attività editoriale: pubblicazione di un bollettino, di siti internet, di pubblicazioni di atti di convegni, di mostre, di seminari, nonché degli studi e delle ricerche compiute; – eventuali attività commerciali coerenti agli scopi associativi.
Art. 5. – PARTECIPAZIONE – Al Comitato “HIP HOP PROTECTION” possono aderire tutti coloro che, interessati alla realizzazione delle finalità istituzionali, ne condividono lo spirito e gli ideali. Nello specifico possono aderire al Comitato tutte le persone fisiche e giuridiche, pubbliche e private, italiane ed estere, gli enti, le associazioni che operano direttamente o indirettamente in Italia e all’estero e le singole persone che siano o meno in rappresentanza di gruppi vicini alle finalità di questo Comitato. L’adesione al Comitato è libera, senza discriminazione di razza, sesso, fede religiosa, purché l’attività personale di ciascun aderente avvenga nel pieno rispetto delle leggi vigenti e non sia in contrasto con le finalità del Comitato. Il Comitato è indipendente da qualsiasi altra associazione, Comitato, circolo, partito politico.
In particolare, i soci possono essere:
-soci promotori (fondatori): coloro che sono intervenuti nella fondazione del presente Comitato. Il Comitato si avvale della eventuale libertà di nominare altri Promotori, soggetti italiani o stranieri, operanti in Italia o all’estero, qualora essi offrano requisiti, idee, progetti e aiuti di qualsiasi genere, finalizzati alla crescita e agli obbiettivi del Comitato stesso. Ciò può accadere solo dopo voto favorevole unanime dei promotori già presenti;
-soci “ordinari”(associati): La qualifica di “soci ordinari ” è totalmente gratuita ed è riconosciuta a tutte le singole persone, le persone fisiche in rappresentanza di gruppi anche informali di azione civica, alle persone giuridiche pubbliche e private e agli enti italiani o stranieri che operano in Italia e che condividendo le finalità del Comitato contribuiscono alla vita dello stesso e alla realizzazione dei suoi scopi mediante contributi di qualsiasi natura (sola adesione al presente Comitato, divulgazione, denaro, pubblicità, corresponsione di lavoro, fornitura di beni e servizi e simili). L’ammissione è deliberata dal presidente e dall’Assemblea dei Promotori a maggioranza assoluta dei propri componenti.
-soci benefattori: persone od enti che di loro spontanea iniziativa si impegnano a sponsorizzare le varie attività dell’associazione, pagandone le spese;
-soci onorari: persone, enti o istituzioni che abbiano contribuito in maniera determinante, con la loro opera od il loro sostegno ideale ovvero economico alla costituzione del Comitato.
Art. 6. – MODALITA’ DI AMMISSIONE – L’ammissione dei vari soci è deliberata, su domanda scritta del richiedente tramite e-mail, dal Consiglio direttivo, il quale può insindacabilmente ammettere entro 60 giorni dalla domanda il nuovo socio ovvero respingere la sua domanda entro il termine indicato, senza obbligo di motivare le proprie decisioni.
Art. 7. – RISPETTO E SANZIONI – Tutti i soci sono tenuti a rispettare le norme del presente statuto e l’eventuale regolamento interno, secondo le deliberazioni assunte dagli organi preposti. In caso di comportamento difforme e/o di gravi motivi di indegnità, il Consiglio direttivo dovrà intervenire ed applicare le seguenti sanzioni: richiamo, sospensione, espulsione dall’Associazione.
Art. 8. – DIRITTO DI VOTO – Tutti i soci fondatori hanno diritto di voto, per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell’Associazione. La tessera è gratuita, ha valore di un anno solare 1° gennaio/ 31 dicembre e potrà essere rinnovata.
Art. 9. – RISORSE – Le risorse economiche del Comitato sono costituite da:
⦁ eventuali contributi in denaro su base volontaria;
⦁ donazioni e lasciti;
⦁ attività marginali di carattere commerciale;
⦁ ogni altro tipo di entrate, purché di natura lecita.
Le elargizioni in danaro, le donazioni e i lasciti, sono accettate dall’assemblea, che delibera sulla utilizzazione di esse, in armonia con le finalità statutarie dell’organizzazione.
È vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita del Comitato.
A tal fine si precisa che:
9.1 – Il seguente Comitato si nutre del solo contributo (non in denaro) dei suoi associati tramite adesione, i quali decidono di sposare la causa del Comitato.
9.2 – L’iscrizione al Comitato è completamente gratuita e rimarrà gratuita per tutta la vita dello stesso. Il Comitato potrà accettare donazioni per motivi di studio ed autosostentamento.
9.3 – Le eventuali donazioni ed oblazioni devono essere impiegate per la realizzazione delle attività del Comitato e di quelle ad esse direttamente connesse, è fatto assoluto divieto di distribuire anche in modo indiretto, le riserve, i fondi, e le donazioni.
9.4 – In caso di scioglimento il patrimonio residuo che risulterà dalla liquidazione sarà devoluto ad altre organizzazioni con finalità analoghe o per fini di pubblica utilità conformi ai fini istituzionali del Comitato.
Art. 10. – L’anno finanziario inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno.
Il Consiglio direttivo deve redigere il bilancio consuntivo (rendiconto della gestione), che deve essere approvato dall’Assemblea ordinaria, che sarà convocata ogni anno entro il mese di giugno.
Esso deve essere depositato presso la sede del Comitato entro i 15 giorni precedenti la seduta per poter essere consultato da ogni associato.
Art. 11. – Gli organi del Comitato sono:
⦁ Il Presidente;
⦁ Il Vicepresidente;
⦁ L’Assemblea dei Promotori:
⦁ Il Tesoriere;
⦁ Il Segretario;
⦁ Il Consiglio direttivo;
⦁ L’Assemblea dei soci
Art. 12. – ASSEMBLEA DEI SOCI – L’assemblea dei soci fondatori è il momento fondamentale di confronto e di partecipazione, atto ad assicurare una corretta gestione del Comitato, ed è composta da tutti i soci, ognuno dei quali ha diritto ad un voto. Essa è convocata almeno una volta all’anno in via ordinaria ed in via straordinaria quando sia richiesta da almeno un terzo degli associati.
In prima convocazione l’assemblea ordinaria è valida se è presente la maggioranza dei soci e deliberano validamente con la maggioranza dei 2/3 dei presenti; in seconda convocazione è valida anche se non è presente la maggioranza dei soci, ma deliberano sempre con la maggioranza dei 2/3 dei presenti.
La convocazione è effettuata con avviso pubblico tramite la e-mail istituzionale almeno 30 giorni prima della data dell’assemblea.
Non è consentito il voto per delega.
Art. 13. – ONERI DELLA ASSEMBLEA – L’assemblea ordinaria ha i seguenti compiti: elegge il Consiglio direttivo;
⦁ approva il bilancio consuntivo;
⦁ approva i regolamenti interni.
L’assemblea straordinaria delibera sulle modifiche dello statuto e l’eventuale scioglimento del Comitato, con voto unanime dei presenti all’assemblea e del Presidente.
Art. 14. – COMPOSIZIONE CDA – Il consiglio direttivo (CDA) è composto da almeno cinque membri, eletti dall’Assemblea fra i propri componenti.
Il Consiglio direttivo è validamente costituito quando sono presenti almeno tre membri. I membri del Consiglio direttivo svolgono la loro attività gratuitamente, senza limite di durata. Il consiglio direttivo può essere revocato dall’assemblea con la maggioranza di 2/3 dei soci. Il CDA ha la facoltà di revocare uno o più soci fondatori.
Art. 15. – COMPITI CDA – Il Consiglio direttivo è l’organo esecutivo del Comitato “HIP HOP PROTECTION” ed è formato, oltre che dal presidente, dal vicepresidente, da un segretario, da un tesoriere, da un portavoce nominato in caso di necessità, eletti, con le funzioni specifiche, dall’assemblea ordinaria. Esso è convocato:
⦁ dal presidente;
⦁ da almeno tre componenti;
⦁ da richiesta motivata e scritta di almeno il 33,33% dei soci ordinari.
Il consiglio direttivo ha tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione.
Nella gestione ordinaria i suoi compiti sono:
⦁ dare esecuzione e operatività agli indirizzi programmatici assembleari;
⦁ predisporre gli atti da sottoporre all’assemblea;
⦁ formalizzare le proposte per la gestione del Comitato;
⦁ elaborare il bilancio consuntivo, che deve contenere le singole voci di spesa e di entrata relative al periodo di un anno;
Di ogni riunione deve essere redatto verbale da affiggere all’albo del Comitato e tale operazione potrà essere effettuata anche in forma telematica.
Art. 16. – PRESIDENTE CDA – Il presidente dell’associazione resta in carica per tutta la durata del Comitato fino al suo scioglimento, salvo recesso o dimissioni, ed è legale rappresentante del Comitato a tutti gli effetti.
Egli convoca e presiede il Consiglio direttivo e sottoscrive tutti gli atti amministrativi compiuti dal Comitato.
Può conferire ai soci procura speciale per la gestione di attività varie, previa approvazione del Consiglio direttivo.
La firma e la rappresentanza, di fronte a terzi ed in giudizio, spetta al Presidente o al Vicepresidente le cui firme costituiscono per i terzi conferma dell’assenza o dell’impedimento del Presidente.
In caso di assenza, di impedimento o di cessazione, le relative funzioni sono svolte dal Vicepresidente.
Art. 17. – ASSEMBLEA DEI PROMOTORI – L’Assemblea dei Promotori è composta da tutti i membri Promotori, organo decisionale del Comitato che decide all’unanimità sulle questioni di questo. L’Assemblea dei Promotori provvede a:
a) attribuire le qualifiche di Promotore e di Firmatario e deliberare in merito all’esclusione dei propri membri;
⦁ nominare il Presidente e il Segretario con una maggioranza dei propri componenti e non soltanto dei presenti;
⦁ fissare programmi ed obiettivi del Comitato, e promuovere iniziative e progetti dando istruzioni al Presidente in merito alla loro realizzazione;
L’Assemblea dei Promotori è costituita con la presenza della maggioranza dei suoi componenti e le sue deliberazioni sono prese all’unanimità dei presenti. Alle riunioni dell’Assemblea dei Promotori è ammessa la partecipazione in via telematica o telefonica, e la registrazione delle riunioni su supporto audiovisivo.
L’Assemblea dei Promotori provvede a deliberare eventuali modifiche statutarie e a decidere in merito allo scioglimento del Comitato. Le deliberazioni relative alle modifiche dello Statuto ed allo scioglimento del Comitato devono essere prese all’unanimità dell’Assemblea, e non soltanto dei presenti.
Art. 18. – SEGRETARIO – Il Segretario è nominato dall’ Assemblea dei Promotori e dal presidente tra i promotori, resta in carica per tutta la durata del Comitato fino al suo scioglimento, salvo revoca o dimissioni.
Il Segretario è il responsabile operativo del Comitato, ed in particolare:
⦁ provvede alla gestione organizzativa ed amministrativa del Comitato, nonché alla promozione delle singole iniziative, predisponendo i mezzi necessari alla loro concreta attuazione di concerto con il personale, i collaboratori, i promotori ed il presidente;
⦁ dà esecuzione, nelle materie di sua competenza, alle deliberazioni dell’Assemblea dei Promotori, nonché agli atti del Presidente;
⦁ cura l’iscrizione al Comitato dei firmatari, informandoli e aggiornandoli su ogni iniziativa, modifica e attività del Comitato avvalendosi dei mezzi di comunicazione telematici.
Art. 19. – PATRIMONIO RESUIDUO – Il patrimonio residuo dell’ente in seguito a scioglimento deve essere devoluto ad associazione con finalità analoghe o per fini di pubblica utilità.
Art. 20. – GRATUITA’ – Tutte le cariche elettive sono gratuite e durano per tutta la durata del Comitato fino al suo scioglimento.
Art. 21. – DIRITTO DI OPINIONE E POTERI DI ESCLUSIONE – Ogni socio ha diritto di esprimere il suo pensiero riguardo eventuali incomprensioni, alterchi e qualsiasi altro problema che dovesse verificarsi comunicandolo tramite la email istituzionale, il Comitato non la valuterà se sarà considerato un fatto privato fra le parti o se di scarso rilievo. La presidenza od il Consiglio direttivo potrà intervenire nella diatriba valutando la situazione e prendendo provvedimenti esclusivamente di carattere disciplinare, come estrema ratio ha il potere di espellere da “HIP HOP PROTECTION” il soggetto ritenuto non meritevole rispetto alle finalità del Comitato.
Art. 22. – ESONERO DA RESPONSABILITA’ – Il Comitato è espressamente esonerato dalla responsabilità derivante da eventuali incidenti avvenuti all’interno dei locali pertinenti al Comitato stesso.
Art. 23. – TESSERA ASSOCIATIVA – Il socio o chi altro dovesse utilizzare la tessera associativa per affari illeciti e propositi di carattere privato arrecando danno all’immagine dell’associazione stessa, oltre all’espulsione immediata, rischierà la denuncia penale e la richiesta di risarcimento danni da parte dei legali dell’associazione.
Art. 24. – ALTRE PREVISIONI DI UTILIZZO IMPROPRIO – Il socio che si renderà responsabile per l’abusivo utilizzo della tessera dell’associazione od utilizzo oltre il termine di scadenza senza aver vidimato la stessa per l’anno in corso, potrà essere immediatamente espulso dall’associazione medesima e nei confronti dello stesso il Consiglio Direttivo valuterà ogni iniziativa.
Art. 25. – CONTROVERSIE – Qualsiasi controversia dovesse sorgere per l’interpretazione e l’esecuzione del presente statuto tra gli organi, tra gli organi e i soci oppure tra i soci, deve essere devoluta alla determinazione inappellabile di un collegio arbitrale formato da tre arbitri amichevoli compositori, i quali giudicheranno “ex bono ed aequo” senza formalità di procedura, salvo contraddittorio, entro sessanta giorni dalla nomina.
La loro determinazione avrà effetto di accordo direttamente raggiunto tra le parti.
Gli arbitri sono nominati uno da ciascuna delle parti ed il terzo dai primi due o, in difetto di accordo, dal presidente della Corte d’appello di Roma, il quale nominerà anche l’arbitro per la parte che non vi abbia provveduto.
Art. 26. – Per quanto non previsto dal presente statuto valgono le norme di legge vigenti in materia.
Letto, approvato e sottoscritto da ciascun aderente sopra indicato, nell’ordine:
⦁Veronica Benanti22/02/2022
⦁Maddalena Perillo22/02/2022
⦁Irene Alcaro22/02/2022
⦁Alice Scasciafratti22/02/2022
⦁ Andrea Tudino 22/02/202